Monday, January 22, 2018

Introduzione agli acciai da lame

Questo è il primo di una serie di articoli di approfondimento riguardanti l'argomento preferito da molti quando si parla di bushcraft e survival: il coltello. Questi articoli tratteranno non tanto recensioni e pareri, quanto approfondimenti su materiali, forme, metodi di costruzione ed in generale ogni aspetto tecnico del mondo delle lame, in modo da aiutare ogniuno a comprendere meglio questi argomenti e riuscire a scegliere quel che è meglio per lui su basi tecniche e non per sentito dire o pareri altrui.

L'argomento che abbiamo scelto per iniziare quest rubrica è quello che bisognerebbe tenere maggiormente in considerazione scegliendo un coltello: il materiale con cui è realizzatoQuesto fattore è infatti quello che determinerà in larga parte prestazioni, utilizzi e costo del coltello.

La stragrande maggioranza delle lame attualmente in commercio è realizzata in acciaio, ovvero una lega di ferro e carbonio alla quale vengono aggiunti altri elementi allo scopo di migliorarne alcune caratteristiche utili all’utilizzo finale.

Le caratteristiche principali considerate nella scelta di un moderno acciaio da lame sono cinque:
·   Durezza: la capacità di resistere alla deformazione quando viene applicata una forza. Normalmente viene espressa seconda la scala Rockwell C (HRC).
·      Elasticità: la capacità di resistere  senza criccarsi o spezzarsi ad urti, sollecitazioni o flessioni. In questo caso non c’è un valore standardizzato ma più una valutazione soggettiva. Di solito più un acciaio è duro e meno è elastico.
·     Resistenza all’usura: la capacità di resistere all’abrasione causata dai materiali che taglia o dall’azione dei detriti che si formano durante l’utilizzo. Normalmente questa resistenza è correlata alla durezza, ma dipende anche in buona misura dalla presenza di alcuni elementi aggiuntivi nella lega.
·  Resistenza alla corrosione: la capacità di resistere all’ossidazione dovuta ad umidità, acidi, sali e quant'altro. Normalmente una grande resistenza alla corrosione si ottiene sacrificando altre caratteristiche importanti.
·  Tenuta del filo: la capacità di mantenere l’affilatura durante l’uso. Questa caratteristica è quella pi ù soggettiva tra quelle descritte, in quanto dipende in larga parte dall’uso che si fa della lama: cosa si taglia, come lo si taglia ed in che condizioni lo si fa.


Come già accennato, alcune delle caratteristiche si ottengono a discapito di altre, quindi non è possibile avere un acciaio che eccella in ognuna di esse: il massimo che si può ottenere sarà sempre un compromesso tra vari fattori. L’esempio classico di questo concetto è il bilanciare durezza ed elasticità: alcune lame saranno molto dure e terranno molto il filo, ma tenderanno a rompersi se sottoposte a forti sollecitazioni, mentre altre saranno capaci di resistere meglio agli sforzi ma tenderanno a perdere molto velocemente il filo. In conclusione quindi il fattore più importante da valutare nella scelta dell’acciaio adatto ad un coltello è l’utilizzo che dovremo farne.



Gli acciai più usati nella produzione di lame si possono dividere in tre categorie:
·     Acciaio al carbonio: definizione imprecisa, visto che di fatto tutti gli acciai sono “al carbonio”, indica acciai grezzi, non inossidabili e ad alto contenuto di carbonio. Le lame di questo acciaio sono rustiche e resistenti, facili da lavorare e da affilare anche sul campo, per questo sono molto utilizzate per coltelli da sopravvivenza e machete, nonostante la loro scarsa resistenza alla corrosione. Un classico esempio di questo tipo di acciai è il 1095 americano.
·      Acciaio inossidabile: fondamentalmente acciaio con un alta percentuale di cromo (maggiore del 13%) per resistere alla corrosione. Alla lega sono spesso aggiunti altri elementi per migliorarne alcune caratteristiche o correggerne i difetti, come ad esempio la fragilità. Tra i più famosi acciai inox da lame quelli della serie 400.
·    Acciaio da utensili: derivato dal mondo degli utensili da taglio, comprende varie leghe di acciaio duro. Sono quelli che in ambito industriale e delle lavorazioni meccaniche si chiamano acciai rapidi e super rapidi (HSS). Classico esempio di questo tipo di acciai è il D2.



·       Acciai sinterizzati: derivati anche questi dall’ambito delle lavorazioni meccaniche, usano la tecnologia delle polveri per creare particolari leghe non ottenibili tramite processi tradizionali. I materiali sinterizzati presentano elevatissime durezze e grane molto fini, e contengono grandi quantità di cromo presente in parte legato ad altri elementi ed in parte “libero” in modo da avere un effetto antiossidante. Forse il più famoso sinterizzato da lame è l'M390.


Altri fattori che influenzano le prestazioni

Oltre al tipo di acciaio e alla composizione, anzi forse più importante rispetto a questi fattori, è la tempra, ovvero un trattamento termico che consiste nel raffreddare repentinamente l’acciaio per modificarne la struttura e quindi le caratteristiche meccaniche. Dopo la tempra si effettua il rinvenimento, ovvero un ulteriore processo termico di riscaldamento che ha lo scopo di limitare le tensioni interne e i difetti causati dalla tempra.

Il tipo e la qualità della tempra possono variare anche di molto le prestazioni di un determinato acciacio, e questo è il motivo per il quale le prestazioni di una lama possono variare anche considervolmente da quelle di un altra, anche se realizzate entrambe con lo stesso acciaio.

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